03.07.2019 – Comunicato stampa / Pressemitteilung “Riapertura ponte di ferro e continue polemiche”
Ponte di ferro a Merano: Ha vinto il buonsenso
Che dire….ha vinto la democrazia. La raccolta firme organizzata dalla ormai ex componente della SVP, Veronika Stirner, con un risultato di 100 “SI” contro i 324 “NO” raccolti dai residenti della zona per la chiusura del ponte parla una lingua chiara! I residenti questa volta hanno avuto la forza di contrastare una volontà politica e hanno ottenuto quello che si chiama democrazia per non dire buonsenso. Leggere questo via vai di articoli di persone “offese” perché non hanno raggiunto la loro meta prettamente politica e personale e sicuramente non popolare fa solo sorridere dice Sergio Armanini della Lega. Ma andiamo passo per passo:
La chiusura del ponte per eseguire lavori di ristrutturazione è stata una sperimentazione durata per mesi ed i risultati si evincono con fatti e cioè colonne infinite al semaforo di via Manzoni /Via Petrarca. Con l’apertura del ponte di ferro almeno chi deve dirigersi verso la stazione lo può fare passando per via Speckbacher e – lasciatemelo dire in tutta sincerità – sono ben poche le automobili che percorrono questa strada.
Ma passiamo alla questione di pericolo per ciclisti e pedoni. A prescinderne dal fatto che a poche centinaia di metri si trova una passerella pedo-ciclabile (altezza Giardineria Wielander) chiaramente un fenomeno abituale – come il passaggio non solo di auto ma anche di pedoni e ciclisti sul ponte – non si risolve in quattro e quattr’otto. Ma anche qui la soluzione ci sarebbe – sempre che ci fosse la volontà politica – e cioè di posizionare proprio attaccato al ponte di ferro una passerella per pedoni e ciclisti.
Arriviamo ora alla questione finanziaria. Il rifacimento del ponte è costato centinaia di migliaia di Euro e se fosse finita come il sindaco Rösch, l’assessora competente Rohrer nonché l’ormai ex iscritta SVP Stirner volevano, potremmo annoverare un altro record Meranese. Una delle passerelle più care per ciclisti e pedoni in Alto Adige.
Nascondersi dietro questioni del tipo che i specialisti lo prevedevano ristudiando la viabilità e pertanto la riapertura del ponte è da vedersi come un autogol fa veramente pensare perché diciamocelo in modo chiaro. Se andassi all’ospedale con il mal di pancia e mi presentassi da 3 medici diversi riceverei 3 diagnosi diverse. I cittadini non ne vogliono più sapere di “esperimenti” come i 30km/h die via Petrarca e via Roma o la chiusura al traffico del ponte teatro per chi veniva da C.so Libertà.
Quando l’egoismo politico viene battuto dalla volontà popolare è solo una vincita per la democrazia
Sergio Armanini
Capofrazione e Consigliere Lega Nord